Area clienti

FAQ

Buongiorno Alessandro, nel nostro Paese il marchio CMAlifts è molto conosciuto e grazie alla nostra pluriennale esperienza possiamo tranquillamente dire che qualsiasi ascensorista, a livello nazionale conosce il nostro brand, pertanto, potete tranquillamente farne richiesta al vostro installatore, amministratore di condominio o tecnico di fiducia.

In tal modo è garantita l’installazione di un prodotto italiano di qualità e a prezzi competitivi.

Per chi dovesse contattarci dall’Estero, saremo noi stessi, attraverso il nostro ufficio commerciale, a fornire tutte le informazioni necessarie.
Naturalmente potete visitare il nostro sito CMAlifts.com dove sono specificati tutti i nostri riferimenti.

Giulio Caputo

Buongiorno Maria Teresa, l’ascensore è un diritto per tutti coloro che non possono accedere in sicurezza e con facilità ai piani. L’installazione di un ascensore per disabili può beneficiare dell’Iva al 4%, a condizione che si rispettino le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità contenute nel DM 236/1989 sul superamento delle barriere architettoniche. Noi, come CMAlifts, da sempre attenti a queste tematiche, siamo a disposizione degli installatori e degli utilizzatori finali per qualunque tipo di consulenza. Non solo, CMAlifts dispone anche di una vasta gamma di montascale e di moto scooter elettrici per persone con ridotta mobilità. Giulio Caputo
Ciao Lucia, ogni impianto ha caratteristiche diverse: occorre valutare una serie di fattori ma in media, occorrono 30 giorni lavorativi per la produzione di un impianto standard, a partire dalla conferma d’ordine. Per quanto riguarda il montaggio, invece, le tempistiche dipendono dagli ascensoristi. Mediamente parliamo di 3 settimane per una piattaforma e 4 settimane per un ascensore. Noi di CMAlifts offriamo un supporto attivo ai nostri clienti cercando di rispondere a qualsiasi tipologia di richiesta. Questo spesso garantisce la velocità nell’installazione. Inoltre, noi disponiamo di un sistema di logistica interna, con mezzi di proprietà, così riusciamo a portare i nostri impianti direttamente in cantiere, rispettando i tempi previsti. Nino Caputo
Ciao Paola, la nostra piattaforma elettrica si chiama FEBO ed è davvero una soluzione innovativa: utilizza il normale impianto elettrico di casa, consumando, in movimento, al massimo 500 Watt. Se poi consideriamo la versione con batterie integrate, parliamo di un consumo in movimento che arriva al massimo 200 Watt, come il consumo di una lampadina… davvero poco rispetto a tutte le altre soluzioni tradizionali! Per qualsiasi informazione, visita il nostro sito cmalifts.com Nino Caputo
Ciao Antonio, tante volte ci viene formulata questa domanda. In ogni caso, per essere precisi occorre tener conto che tutte le nostre installazioni sono personalizzate perché rispondono a specifiche esigenze del cliente: a partire dalla tipologia di impianto, se domestico o residenziale, di tipo MRL o oleodinamico… sono tantissime le variabili da tenere in considerazione, oltre ai differenti materiali, alle rifiniture, all’illuminazione della cabina. Per ottenere un preventivo personalizzato e gratuito basta contattarci e i nostri commerciali sapranno consigliarvi la soluzione migliore. Sul sito cmalifts.com trovate tutti i nostri riferimenti… Letizia Caputo
Salve Giovanna, assolutamente sì! Manodopera, componenti, materiali, finiture e design sono tutte italianissime: la nostra azienda è una fiera ambasciatrice del made in Italy. Rappresentiamo orgogliosamente il nostro territorio e quindi produciamo tutto all’interno del nostro stabilimento a Corato, in Puglia e da qui siamo pronti per esportare ovunque, sia a livello nazionale che internazionale. Letizia Caputo
Salve Maria, per rispondere a questa domanda occorre conoscere bene le esigenze del cliente ed alcuni aspetti tecnici del luogo in cui verrà installato l’impianto. Un ascensore oleodinamico, detto anche Idraulico è certamente un prodotto supportato da una tecnologia molto consolidata nel tempo, pertanto è semplice da installare e consigliato per edifici non troppo alti, diciamo 5/6 piani e ha un costo minore rispetto ad un impianto elettrico. Un sistema elettrico, però, è ecologico, possiede una tecnologia che garantisce silenziosità, maggiore velocità ed è indicato per edifici anche molto alti. Sono però tante le variabili da tenere in considerazione, quindi il consiglio migliore è quello di contattarci ai nostri riferimenti, presenti sul sito cmalifts.com, ed avremo il piacere di consigliarvi per il meglio… Giulio Caputo
Salve Luca, l’installazione di un ascensore all’esterno di un edificio richiede una procedura tecnico-amministrativa più articolata. Infatti bisogna tener presente che il nuovo vano andrà ad occupare uno spazio esterno e pertanto sarà propedeutico dotarsi di tutte le autorizzazioni e nulla osta sia condominiali e urbanistiche. La presenza di un tecnico abilitato è certamente indispensabile per guidarti nelle procedure burocratiche prima e di cantiere dopo. Devi sapere che prima dell’inizio dei lavori bisogna dotarsi del titolo edilizio idoneo secondo i regolamenti edilizi vigenti nel comune di residenza. CMAlifts è da sempre al fianco degli installatori di ascensori e utenti privati, quindi puoi rivolgerti al nostro ufficio tecnico per avere maggiori informazioni sul tuo caso specifico. Gaetano Mazzilli

Buongiorno Matteo, per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche nel nostro settore, il punto di riferimento in Italia è la legge 13 ed il DM 236/89 per quanto riguarda la parte tecnica.

In Europa abbiamo la EN 81-70, norma armonizzata alla Direttiva Ascensori, e la EN 81-41, norma armonizzata alla Direttiva Macchine, relativa alle piattaforme senza porte in cabina.

Il DM 236/89 indica i requisiti per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche per tutto l’edificio, quindi anche per l’ascensore e per la piattaforma. Per quest’ultima, fornisce una definizione che non è assolutamente in linea con quello che è il concetto di piattaforma secondo l’attuale Direttiva Macchine e secondo l’attuale EN 81-41.

È chiara la confusione a cui ci si va incontro nel momento in cui si decide di affrontare l’argomento abbattimento delle barriere architettoniche nel nostro settore.

Alcune associazioni di categoria hanno chiesto di far chiarezza; chiarezza necessaria, soprattutto se si vuole accedere adalcune agevolazioni fiscali nel nostro settore.

Il mio consiglio è, fino a che non si farà chiarezza, quello di far fede a quelle che sono le indicazioni del cliente, quello di far fede a quelle che sono le indicazioni dei vari capitolati, ma nella comune consapevolezza che le leggi italiane non sono lo stato dell’arte; possono completare le norme europee ma non possono andare in contrasto con esse.

Vitoantonio Tarantini

Buongiorno Giorgio, la tua domanda mi permette di fare chiarezza su un argomento tutt’altro che scontato.

La piattaforma elevatrice è un mezzo di sollevamento dedicato soprattutto a persone con difficoltà motoria. La stessa però è spesso confusa, soprattutto dai non addetti ai lavori, come normale impianto ascensore.

Sappiamo invece che deve rispettare le regole della Direttiva Macchine, non della Direttiva Ascensori.  Questo comporta una sostanziale differenza fra i due impianti, differenze che si ripercuotono anche nella procedura di messa in esercizio.

Tempo fa, discutevo con un collega, su quale fosse il momento opportuno per poter emettere una Dichiarazione CE di conformità per una piattaforma elevatrice.      Dal dibattito è emerso che, qualcuno sostiene che è possibile emettere la dichiarazione CE già nel momento in cui il fabbricante mette a disposizione del cliente finale tutti i componenti dell’impianto.

Sappiamo invece che la Direttiva Macchine richiede che il fabbricante debba accertarsi che la piattaforma funzioni correttamente e lo faccia rispettando i requisiti essenziali di salute e sicurezza pertinenti della Direttiva Macchine.

La piattaforma elevatrice non è installata nel luogo del fabbricante, quindi non è possibile emettere la dichiarazione CE di conformità fino a che non si è ultimata l’installazione, e fino a che il fabbricante non si è accertato che la stessa funzioni correttamente e lo faccia in sicurezza, secondo quanto richiesto dalla Direttiva Macchine.

Vitoantonio Tarantini

Buongiorno Claudio, ti rispondo subito. Per noi di CMA la soddisfazione del cliente è uno degli elementi cardine. È per questo motivo che il post vendita gioca un ruolo fondamentale all’interno del processo produttivo, il quale non si conclude con la semplice consegna dell’impianto ma prosegue fornendo tutto il supporto tecnico necessario per risolvere, laddove necessario, tutte le eventuali problematiche che emergono sia in fase di montaggio, che in fase di collaudo.

Il post vendita, inoltre, è molto importante in quanto ci permette di implementare tutte le azioni correttive più opportune, edoffrire quindi a voi clienti un prodotto e servizio più eccellente nel tempo.

Andrea Lastella