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Terremoto: occorre progettare e costruire correttamente. Non solo gli ascensori

art3E’ ancora necessario ribadire la centralità e l’importanza della EN 81-77: la finalità della norma, al verificarsi di un terremoto, è appunto quella di evitare che le persone rimangano intrappolate in ascensore. Gli impianti antisismici sono comandati da un dispositivo posto nell’edificio che, riconoscendo e reagendo sin dalle prime scosse, permette ai passeggeri di uscire dalla cabina a un piano sicuro e poi di fermare l’impianto e impedirne l’uso. Cruciale fu uno studio coordinato dal sismologo Jean-Paul Montagner del Consiglio Nazionale delle Ricerche francese (CNRS) che inaugurò una nuova prospettiva di previsione, pur con molta cautela. I ricercatori, tra cui l’italiano Matteo Barsuglia, hanno analizzato i dati riguardanti il terremoto di magnitudo 9,0 che ha colpito il Giappone nel marzo del 2011 causando migliaia di vittime e il disastro della centrale nucleare di Fukushima scoprendo che, oltre un minuto prima del terremoto, gli strumenti avevano segnalato un mutamento della gravità. Lo studio di previsione dei terremoti basato sulla gravità è stato recentemente pubblicato su Nature Communications http://www.nature.com/articles/ncomms13349
Mentre gli scienziati continuano a lavorare, Torna a tremare la terra in Italia e puntualmente si torna a parlare di prevenzione. Non fa eccezione la norma EN 81-77 “Ascensori sottoposti ad azioni sismiche”, relativa appunto al comportamento degli ascensori in caso di sisma, norma che è stata armonizzata nel 2013 e pubblicata dall’UNI nel 2014. La norma specifica le prescrizioni speciali e le regole di sicurezza per ascensori permanentemente installati in edifici conformi alla UNI EN 1998-1 (Eurocodice 8), norma relativa alla progettazione delle strutture per la resistenza sismica. Questo può sembrare scontato, ma fin dall’inizio è stato considerato inutile prevedere l’installazione di un ascensore “antisismico” all’interno di un edificio non “antisismico”. Tornando alla EN 81-77, la norma definisce requisiti e norme di sicurezza addizionali alla UNI EN 81-1 e alla UNI EN 81-2 relative agli ascensori per persone e per persone e cose, al fine di salvaguardare le persone e le cose contro i rischi che verranno di seguito descritti associati con l’uso, la manutenzione, l’ispezione e il funzionamento di emergenza degli ascensori sottoposti ad azioni sismiche. Lo
scopo di questa norma europea è quello di:
– evitare la perdita di vite umane e di ridurre l’entità delle lesioni;
– evitare che le persone restino intrappolate nell’ascensore;
– evitare danni;
– evitare problemi ambientali legati alla fuoriuscita di olio;
– ridurre il numero di ascensori fuori servizio.
Alla base del lavoro svolto per redigere la norma c’è stato lo studio dei documenti normativi già redatti a livello mondiale (in particolare la norma ASME A17 e la Guida Giapponese), oltre che i report provenienti dall’esperienza maturata a seguito del sisma in Umbria e Marche del 1997-1998 e in Abruzzo del 2009. Il primo atto ufficiale del CEN/TC10 riferito alla volontà di elaborare una norma EN sugli ascensori in zone sismiche risale al 2006, ma è solo nel gennaio del 2008 che il working team specificamente creato allo scopo nell’ambito del CEN/TC10/WG1 inizia a svolgere il proprio lavoro. (fonte SVILUPPO IMPRESA)