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SICUREZZA: trasportare sostanze pericolose negli ascensori

Attualmente molte società utilizzano abitualmente gli ascensori per trasportare sostanze pericolose all’interno di edifici. Alcune sostanze, se contenute in quantità ridotte, presentano un rischio minimo per i passeggeri che viaggiano con esse in ascensore. Altre sostanze, però, sono talmente volatili che qualsiasi rischio dovuto a un contenimento compromesso porterà a un infortunio serio o fatale. In qualsiasi ospedale, college universitario, centro di ricerca, stabilimento chimico, si può trasportare queste sostanze in ascensore… il problema è dunque comune e che si devono affrontare misure di controllo per limitare i rischi. I gas criogenici rientrano nella categoria delle sostanze pericolose per passeggeri presenti con queste dentro un ascensore. Un esempio comune di gas criogenico è l’azoto liquido. Ciò evidenzia pericoli inaccettabili per i passeggeri che viaggiano in uno spazio ristretto, quale è appunto un ascensore, per le ragioni che seguono. Le proprietà dell’azoto liquido producono quattro rischi distinti:

  1. Poiché il rapporto di espansione liquido-gas dell’azoto è di 1:694 a 20°C (68°F), si può generare un’enorme quantità di forza se l’azoto liquido si vaporizza rapidamente in uno spazio chiuso. In un incidente del 12 gennaio 2006 alla Texas A&M University, le valvole di sicurezza di un serbatoio di azoto liquido erano malfunzionanti e quindi erano state sigillate. A causa del successivo accumulo di pressione, il serbatoio ha ceduto in modo catastrofico. La potenza dell’esplosione è stata sufficiente a spingere tale serbatoio attraverso il soffitto subito sopra, a frantumare una trave di cemento armato subito sotto, e a far saltare le pareti del laboratorio di 0,1-0,2 m dalle fondamenta. Chiaramente il danno alla cabina sarebbe altrettanto catastrofico.
  2. Mentre evapora, l’azoto liquido riduce la concentrazione di ossigeno nell’aria e può agire da asfissiante, specialmente in spazi ristretti come la cabina di un ascensore. L’azoto è inodore, incolore e insapore, e può produrre asfissia senza alcuna sensazione o preavviso. In questi incidenti l’asfissia è di solito improvvisa. Le vittime inalano aria con poco o nessun contenuto di ossigeno, da qui un collasso immediato in uno strato di aria densa, fredda e arricchita di azoto. Senza il soccorso immediato e la rianimazione, lo stato di incoscienza e il rapido sopravvenire della morte sono inevitabili. I tentativi di soccorso hanno spesso il risultato di sopraffare anche i soccorritori. Perdite o fuoriuscite più piccole, o la normale evaporazione dei contenitori di azoto liquido in spazi ristretti come le cabine degli ascensori, possono dare origine a riduzioni minori del tenore di ossigeno ma possono ugualmente comportare un rischio di asfissia.
  3. Per la sua temperatura estremamente bassa, la manipolazione incauta dell’azoto liquido e di ogni oggetto da esso raffreddato può provocare ustioni a freddo. In questo caso dovrebbero essere usati dei guanti speciali durante la manipolazione. Comunque, un piccolo spruzzo o anche un versamento sulla pelle non brucerà immediatamente perché, entro un certo limite, il gas in evaporazione isola termicamente e sarebbe perciò come toccare per un attimo un elemento caldo con un dito bagnato. Se l’azoto liquido si raggruppasse ovunque, allora brucerebbe in modo grave. Visto che è più pesante dell’aria, si accumulerebbe probabilmente sul pavimento della cabina andando ad aumentare la sofferenza di chi vi giacesse sdraiato per asfissia.
  4. I recipienti che contengono azoto liquido possono condensare ossigeno dall’aria. In un recipiente del genere il liquido si arricchisce sempre più di ossigeno (punto di ebollizione 90 K; -183 °C; -298 °F) mentre l’azoto evapora, ciò può causare una violenta ossidazione del materiale organico. Inoltre provoca danni strutturali all’acciaio. La conclusione di ogni valutazione del rischio è che la sola misura preventiva accettabile per controllare i pericoli è quella di non consentire ai passeggeri di viaggiare con queste sostanze pericolose.