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Quanto costa montaggio ascensore

L’ascensore rappresenta una grande comodità per chi non vuole fare rampe di scale o nei casi in cui lo sviluppo in verticale degli edifici rende complicato il movimento degli utenti senza l’ausilio di piattaforme elevatrici, anche per il tempo che gli spostamenti in tal senso farebbero perdere.
Non è un caso, quindi, che lungo la penisola ne siano stati installati un numero elevatissimo nel corso del tempo, con il vero e proprio boom verificatosi nel secondo dopoguerra, quando la ricostruzione e lo spostamento di grandi masse di persone dalle campagne alle città obbligarono a sfruttare anche l’altezza nella costruzione dei nuovi edifici.
Naturalmente un numero così elevato di ascensori ha dato vita ad un notevole indotto, con le aziende italiane che sono tra le maggiori protagoniste a livello mondiale, contendendosi preziose fette di mercato con Germania e Cina. Molto spesso, infatti, non si tratta solo di installare nuovi ascensori, ma anche di provvedere al miglior funzionamento possibile di quelli preesistenti. A tal riguardo va anche sottolineato come il nostro Paese veda la presenza di un gran numero di impianti vetusti, in molti casi addirittura obsoleti. Una presenza a volte inquietante, in quanto si porta dietro la possibilità di incidenti anche gravi, come si può facilmente vedere dalle cronache giornalistiche. E’ la stessa ANACAM, l’associazione che riunisce le imprese del settore, a ricordare come un ascensore vecchio sia spesso privo degli accorgimenti tecnologici in grado di attenuare i rischi per gli utenti. Una constatazione cui da tempo segue l’esortazione alle istituzioni affinché obblighino i proprietari a procedere alla sostituzione degli impianti più vecchi. Una esortazione che però sinora è stata ignorata dalla politica proprio a causa degli alti costi che tutto ciò comporterebbe, obbligando le famiglie italiane a sobbarcarsi uno sforzo finanziario abbastanza pesante in un momento in cui l’economia continua a girare a scartamento ridotto.
Quando si decide di ricorrere ad una piattaforma per il sollevamento verticale di cose e persone, in effetti, occorre porsi preventivamente una domanda, per non trovarsi poi spiazzati: quanto costa il montaggio di un ascensore?

Da cosa può dipendere il costo di un ascensore?

costoMontaggioQuando si cerca di capire quanto possa costare il montaggio di un ascensore, occorre sapere che esso dipende da una serie di variabili:

  1. il numero di piani da raggiungere. Se un ascensore per la casa può effettuare un massimo di sei fermate, occorre ricordare che naturalmente il prezzo di un ascensore che ne debba fare quattro o cinque sarà diverso da quello che caratterizza un impianto chiamato a servire un solo piano;
  2. l’installazione, per la quale occorre sapere se deve avvenire all’interno o all’esterno dell’edificio;
  3. l’eventuale presenza della torretta, la struttura metallica chiamata a contenere l’ascensore;
  4. il tipo di impianto scelto. Quello elettrico esige un maggior investimento iniziale che però può essere ampiamente ammortizzato in meno di 4 anni grazie all’efficienza energetica che lo distingue, mentre quello idraulico ha un costo inferiore, ma anche consumi più alti;
  5. il tipo di manovra, che può essere automatica, semiautomatica o esigere la presenza di una persona all’interno dell’impianto;
  6. la personalizzazione dell’ascensore per mezzo di finiture, materiali particolari o eventuali accessori in grado di rendere il proprio mini ascensore unico e realizzarlo non solo secondo i propri gusti, ma anche rispettando e lo stile dell’abitazione in cui va ad inserirsi;
  7. la necessità di dare vita a lavori in muratura.

Per effetto di quanto detto, il prezzo di un ascensore può variare tra i 10 e i 40mila euro, senza contare però le eventuali opere murarie o le finiture e gli accessori tesi a personalizzarlo. Naturalmente questa cifra deve essere considerata alla luce del fatto che a pagarlo sia un solo utente che lo installi in un edificio di sua proprietà o i partecipanti ad un condominio, i quali saranno chiamati a ripartirsi la spesa in base ai millesimi e ai piani in cui è posizionata la propria abitazione.