Medioevo: la gru a ruota, l’antenata dell’ascensore

La storia degli ascensori si è da sempre intrecciata con l’evoluzione della tecnologia al servizio dell’Umanità. Durante il Medioevo, in particolare in Europa, era in uso, all’interno di castelli e di monasteri montani particolarmente impervi, il sistema del verricello per sollevare persone e merci. Il problema di sfidare la gravità fu spesso risolta con progetti più o meno complessi di gru…
Nello specifico, nel periodo dell’Alto Medioevo, si registrò quello che agli occhi di alcuni poté sembrare un piccolo passo indietro; fu infatti reintrodotta la gru a ruota su larga scala dopo che la tecnologia era caduta in disuso in Europa occidentale, dopo la fine dell’Impero Romano d’Occidente. Dal punto di vista dei documenti arrivati sino ai giorni nostri, il primo riferimento ad una ruota (“magna rota”) appare nella letteratura archivistica in Francia, intorno al 1225…
Il loro utilizzo tipico erano all’interno delle zone portuali, nelle miniere ed, in particolare, nei cantieri; proprio qui infatti la gru a ruota ricopriva il ruolo di attore protagonista nei faraonici progetti di costruzione delle altissime cattedrali gotiche.
Oltre alle ruote, le rappresentazioni medievali mostrano anche gru azionate manualmente da argani con raggi radianti, manovelle e dal XV secolo anche da argani a forma di ruota di nave.
Il recupero dell’utilizzo della gru a ruota potrebbe essere strettamente connesso allo sviluppo tecnologico dell’argano da cui la ruota si evolse strutturalmente e meccanicamente. In alternativa, la ruota medievale potrebbe rappresentare una reinvenzione narrata da Vitruvio nel De Architectura, opera parecchio diffusa in molte biblioteche monastiche. La sua reintroduzione potrebbe essere stata favorita anche dal notevole risparmio di lavoro della ruota idraulica con cui le prime ruote condividevano moltissime somiglianze strutturali.
In ogni caso, anche nel Medioevo l’uomo continuava a scrutare il cielo per studiare il modo per procedere con facilità, verso le nuvole, verso il progresso…