E’ senza dubbi una delle parole che hanno maggiormente segnato i nostri tempi: il concetto di “smart” ha inevitabilmente caratterizzato l’ultimo decennio e così, tutto il mondo produttivo – anche in ambito ascensoristico – non poteva rimanere a guardare questo trend tecnologico che pone l’accento sulla immediata fruibilità di contenuti digitali e hi-tech. Si parla nello specifico di “smart addiction” ovvero la capacità di rimanere al passo con i tempi; secondo una ricerca condotta da Espresso Communication per un importante brand ascensoristico mondiale, uno dei settori più coinvolti dalla smart revolution è quello edilizio. Entrando più nel dettaglio, al di là di piattaforme capaci di realizzare progetti futuristici con la realtà virtuale e droni utili a monitorare i singoli lavoratori in cantiere, emerge un altro elemento rilevante che si sta prendendo la scena, ovvero l’ascensore.
Secondo queste stime, il mercato globale degli “smart elevator”, gli ascensori di ultimissima generazione, supererà i 25 miliardi di dollari di fatturato nel corso dell’anno corrente.
Ma non è tutto, perché entro i prossimi 6 anni, si prevede che i ricavi sfioreranno i 47 miliardi con una crescita media annuale composta dell’11%.
In tale ambito, uno tra i Paesi maggiormente coinvolti dalla “smart elevator mania” saranno gli Stati Uniti ma non solo; infatti, la crescente richiesta di edifici sempre più all’avanguardia e soprattutto sostenibili, ha spinto l’Australia e i paesi asiatici, in particolar modo Corea del Sud e Thailandia oltre alla Cina, ad investire nel progresso.
Secondo “Research and Markets”, le grandi potenze del Vecchio Continente hanno come obiettivo primario quello di ridurre le emissioni di carbonio e per farlo si affideranno sempre più a tecnologie di ultima generazione come, appunto, gli ascensori intelligenti. Si confermano su questa lunghezza d’onda la Spagna, che stando a “Iberian Press” risulta uno dei Paesi con più ascensori in assoluto, e proprio l’Italia che vanta circa un milione di ascensori attivi.
Il futuro dunque non si ferma mai in questo settore: oggi i moderni ascensori collegati ad un cloud inviano una serie di dati in tempo reale. L’intelligenza artificiale può così analizzare il tutto per individuare eventuali scostamenti dai normali parametri di funzionamento e permettere al personale tecnico di intervenire tempestivamente al fine di evitare imprevisti. Un altro punto importante riguarda il cosiddetto “Destination Control System” (Dcs): questo sistema viene implementato con l’obiettivo di gestire nel modo più efficiente possibile il “people flow”, ovvero il flusso di persone che quotidianamente si affida agli elevatori per spostarsi da un piano all’altro. In particolare, il Dcs ottimizza gli spostamenti assegnando i passeggeri a determinati ascensori in base alla loro destinazione. Ciò riduce i tempi di attesa e migliora l’efficienza complessiva.