“Conosco biblioteche a Londra dove le luci sono crepuscolari e gli ascensori non arrivano mai ai piani, ma ti depositano nel buio dei mezzanini, e se ti capita di uccidere qualcuno, puoi nascondere il corpo in uno scaffale e non lo ritroveranno prima di cinque o sei settimane” con queste parole il grande intellettuale, filosofo, scrittore, divulgatore Umberto Eco aveva avuto il garbo e la sensibilità di descrivere, incidentalmente, il mondo degli ascensori. Nato ad Alessandria nel 1932, Eco è stata certamente una firma d’eccellenza del panorama italiano; tra i suoi romanzi più famosi figura Il nome della rosa vincitore del Premio Strega e tradotto in più di 40 lingue…
A tal proposito appare illuminante l’articolo pubblicato dalla Rivista “Elevatori magazine” nel febbraio 2018 intitolato appunto “Umberto Eco e l’ascensore: tributo ad un grande”
https://www.elevatorimagazine.com/umberto-eco-lascensore-tributo-un-grande/
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