Nei prossimi anni l’ingegneria edile sarà sempre più orientata a favore di strutture, palazzi e grattacieli in legno in virtù di un più coerente utilizzo dei suoli e per via della grande sostenibilità ambientale di questo materiale rinnovabile; esso infatti non comporta impoverimento delle risorse del pianeta, riduce il contenuto della CO2 nell’atmosfera e i procedimenti costruttivi non comportano contaminazioni sull’acqua. Per questo motivo questi nuovi edifici sostenibili necessiteranno, però, di soluzioni costruttive a livello di corpo scala-ascensore al fine di assicurare stabilità e sicurezza. Nel passato, gli edifici in legno non hanno mai avuto larga diffusione in Italia al contrario di quanto si è registrato nel resto del Mondo dove, invece, questo materiale è molto utilizzato. L’altezza delle costruzioni anche a fine ottocento è stata sempre limitata ai due-tre piani salvo qualche rara eccezione, come ad esempio il “Greek Orthodox orphanage” (6 piani) ad Istanbul. Le costruzioni “alte” in legno di cui si ha memoria certa, perché ancora esistenti o comunque catalogate prima della loro perdita per motivi bellici o per incendio, sono in genere edifici simbolici o rappresentativi come, ad esempio, campanili, torri, pagode… A tal fine si possono ricordare la Yingxian Pagoda (Cina) alta 67,12 m ed edificata nel 1056, la torre del monastero Barsama (Romania) del 1720 alta 56 m, oppure la Haryn-ji Pagoda (Giappone) alta 32 metri e costruita nel 1603. Notevole anche è la torre Gliwice Radio Tower in Polonia che, con una struttura in legno di larice e connessioni in ottone, raggiunge i 118 metri di altezza, di molto inferiore alla Muelacker Rundfunk Turm in Germania, alta 190 metri, ma distrutta alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La prevalenza degli edifici bassi rispetto a quelli alti era dovuta soprattutto alle poche certezze che si potevano avere sulle effettive capacità di resistenza del legno strutturale. Oggi gli edifici in legno stanno vivendo, anche in Italia, una nuova rinascita grazie alle capacità di resistenza possedute dai nuovi componenti in legno non più in massello naturale, ma altamente “hi-tech”, ottenuti per incollaggio di più elementi massello con prestazioni certificate e sottoponibili a predefinite sollecitazioni. Così ad esempio nel Forte Building a Melbourne (Australia), 10 piani per 32,17 metri di altezza, il corpo scala e quello ascensore hanno due localizzazioni differenti. Il corpo ascensore al centro, mentre il corpo scala ha una posizione più defilata al bordo della costruzione. Questo rappresenta una soluzione tipologica e costruttiva che sposa la funzionalità dell’ascensore in posizione baricentrica e la scala in facciata per migliorare la sicurezza in caso di incendio con una maggiore accessibilità dall’esterno nei momenti di emergenza. Al contrario nello Stadhaus al 24 di Murray Groove a Londra i 9 piani dell’edificio (29,75 metri di altezza), realizzato in CLT, sono serviti da un blocco scala-ascensore baricentrico costituito da due scale e due ascensori fino al terzo piano e un solo ascensore e una scala dal 4 all’8 piano. In ambedue i casi le scale e l’ascensore sono in una sede propria, realizzata in cemento armato, con funzione anche controventante.
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