Tra le tipologie esistenti di ascensori, uno dei più diffusi è quello elettrico, ovvero azionato da un argano al quale è affidato il compito di trasmettere il moto alla cabina tramite l’aderenza delle funi e dotato di un motore che deve obbligatoriamente essere posto sulla sommità del vano di corsa. Una necessità che obbliga in sede di progettazione a prevedere il posizionamento del locale del macchinario, all’interno del quale dovranno essere sistemati l’argano e il quadro di comando, in cima al vano di corsa. Per quanto riguarda poi i carichi derivanti, essi dovranno essere sopportati dalla soletta delegata a delimitare l’estremità superiore del vano.
Gli ascensori elettrici sono indicati soprattutto per quegli edifici nei quali il traffico e la velocità richieste sono elevate, ovvero gli alberghi, gli uffici pubblici, gli ospedali o i centri direzionali. Equipaggiati solitamente con un inverter, il quale rende possibile la regolazione di tutti i parametri della corsa, danno il vantaggio di potersi adattare ad ogni tipo di edificio. A fronte di questo pregio occorre considerare l’unico vero difetto che grava su di essi, ovvero il costo più elevato rispetto ai modelli concorrenti.
Cosa bisogna fare per la manutenzione di un ascensore elettrico
Un problema a parte, quando si parla di ascensori elettrici, è la manutenzione, che deve essere affidata ad una impresa specializzata, ovvero provvista delle necessarie autorizzazioni a potersene occupare, come prescritto a norma di legge,
Per l’esecuzione degli interventi di manutenzione è necessario che la ditta cui ci si affida possa disporre dello schema d’installazione impianto e dello schema elettrico. Gli incaricati hanno poi l’obbligo di leggere e comprendere in ogni sua parte il Manuale d’installazione e manutenzione della piattaforma elevatrice.
Inoltre la ditta prescelta deve provvedere a definire nei minimi particolari un piano di manutenzione programmata, con il preciso compito di riuscire a garantire il sicuro funzionamento della piattaforma. In linea di massima, gli interventi comportano:
– la pulizia delle parti interne al vano corsa, a partire dalla fossa e dagli automatismi delle porte ove esistenti;
– la lubrificazione delle parti meccaniche;
– il controllo degli organi di sospensione della cabina.
Deve inoltre essere messo in opera ogni possibile accorgimento teso a garantire il corretto funzionamento e l’efficienza dei circuiti e dei dispositivi di sicurezza, il corretto funzionamento dei dispositivi di segnalazione ed allarme e l’efficienza dei collegamenti a terra.
Altre operazioni di manutenzione
Oltre alle operazioni di manutenzione affidate all’impresa delegata al compito, ci sono altre operazioni che possono essere eseguite da altro personale che sia stato istruito all’uopo dal proprietario, ovvero:
– la pulizia delle parti esterne al vano corsa, come le porte di piano, i vetri e i montanti delle incastellature metalliche;
– la pulizia della cabina, facendo in modo che non siano premuti inavvertitamente i pulsanti di emergenza e cercando di non provocare danni ai rivestimenti, alle plafoniere o alle pulsantiere, tramite l’uso di prodotti non appropriati;
– la messa in servizio o fuori servizio della piattaforma, procedendo all’apertura degli interruttori di alimentazione elettrica non senza prima aver controllato che la cabina sia vuota;
– le operazioni di soccorso, per le quali valgono le istruzioni esposte nelle immediate vicinanze dei dispositivi preposti all’impiego nell’ambito di esse.
Per tutte le altre situazioni diverse è richiesto l’intervento della ditta di manutenzione, cui spetta il compito
di mantenere aggiornato un registro nel quale siano elencati gli interventi e le riparazioni effettuati sugli impianti, che solitamente viene conservato dal proprietario dell’impianto. Inoltre, essa deve provvedere tempestivamente alla riparazione e/o alla sostituzione di tutte la parti che siano oggetto di logoramento o rottura, in modo da garantire il sicuro funzionamento dell’ascensore.
Il proprietario deve poi garantire che le chiavi del quadro elettrico del macchinario, per esigenze di emergenze o di ispezioni, risultino disponibili solo ed esclusivamente alle persone autorizzate.
Inoltre è tenuto a fornire tutte le informazioni le quali possano consentire l’accesso all’edificio in cui è stato installato l’ascensore ed in particolare:
– le vie di accesso le quali devono essere utilizzate e le procedure di evacuazione dell’edificio nell’eventualità di incendio;
– il luogo in cui si trovano le chiavi dei locali riservati, a partire dai contatori dell’energia elettrica;
Inoltre deve provvedere a informare la ditta di manutenzione in relazione alle eventuali variazioni sulla configurazione dei luoghi e delle vie di accesso e deve garantire e verificare la perfetta visibilità dei numeri di telefono della ditta di manutenzione. Quest’ultima provvede all’assistenza tecnica necessaria per le verifiche periodiche della società incaricata a questo scopo dal proprietario, sulla base dei tempi e delle modalità previste dalle normative vigenti.
Infine occorre ricordare che si possono rendere necessarie visite straordinarie a seguito di incidenti o dovute all’esigenza di sostituire particolari componenti di sicurezza. In tutti e due i casi, l’esito delle verifiche effettuate deve essere annotato sul registro che va ad accompagnare la documentazione dell’ascensore.