La superstizione ha spesso accompagnato l’Umanità, sin dagli albori della storia. E’ certamente però curioso che ancora nel 2023 si trovino ancora tracce di atteggiamenti superstizioni, persino all’interno di un ascensore.
Tutto parte dalla diffusa paura che circonda il numero 13, nota come “triskaideka-fobia”: nella cultura americana e dell’Europa occidentale, molti architetti scelgono ancora di omettere il numero, saltando direttamente al 14° piano o rinominando invece il 13° piano.
In un sondaggio Gallup del 2007, il 13% degli intervistati (in USA) ha ammesso che si sarebbe “sentito a disagio” rimanendo al 13° piano, rendendo la decisione di omettere il temuto piano una logica decisione economica per albergatori e progettisti. Secondo uno studio di Realting.com, gli appartamenti situati al 13° piano del loro edificio sono stati venduti con una frequenza inferiore del 18%.
Secondo una stima del 2002 redatta da un noto brand ascensoristico all’epoca, ben l’85% degli ascensori della stessa azienda, negli Stati Uniti, non aveva i pulsanti del 13° piano. A New York, uno studio sugli edifici condominiali residenziali ha rilevato che solo il 5% ha un 13° piano.
Il tredicesimo piano mancante non è l’unica superstizione comune all’architettura. Durante la costruzione, quando gli edifici raggiungono la loro altezza massima, i costruttori posizionano ancora “alberi topping” o ghirlande in cima alla struttura. L’albero sempreverde può essere fatto risalire alle tradizioni nordeuropee intese a onorare gli spiriti che abitano gli alberi, esprimendo gratitudine per il legname utilizzato o riconoscendo il sacrificio della terra. I gargoyle comuni nelle chiese e negli edifici medievali europei, oltre a drenare l’acqua piovana dagli edifici, hanno la reputazione di allontanare gli spiriti maligni, così come le linee curve del tetto della Cina.
Ma da dove nasce la superstizione legata al 13? Secondo lo storico del folklore Donald Dossey tutto parte da un mito nordico molto diffuso; questa leggenda raccontava di un pranzo fra 12 Dei nel Valhalla a cui il dio ingannatore Loki, non invitato, provò ad imbucarsi appunto come 13° ospite. Tutto ciò scatenò l’ira del Dio Höðr che colpì a morte Baldr, facendo sprofondare la Terra nell’oscurità. Da allora secondo questa leggenda il 13 è un numero nefasto.